sabato 21 novembre 2009

CASSE MONITOR AUTOCOSTRUITE MIDWOOFER CIARE CM 161 TWEETER A TROMBA MONACOR







Salve a tutto il popolo dell' HI FI, oggi voglio parlarvi della storia di questa coppia di fantastici diffusori/monitor autocostruiti. Avendo a disposizione una coppia di bellissimi ed esuberanti midwoofer Ciare, siglati CM 161, ed una coppia di tweeter a tromba Monacor siglati HT 95 PA, mi sono chiesto, perchè non costruirmi una coppia di casse atte a soddisfare la mia sete di decibel che altrimenti non potrei ascoltare con una semplice coppia di casse convenzionali?. Detto fatto mi sono messo all'opera, e parametri alla mano ho cominciato a simulare con il mio fido PC cosa sarebbe saltato fuori da questa coppia di midwoofer, e non molto sorpreso riesco a capire che se da un lato avrei avuto una ottima efficienza stimabile intorno ai 95 db watt/metro, da un altro non avrei potuto godere di una gamma bassa estesissima, e questo purtroppo è lo scotto da pagare per altoparlanti del genere (massa mobile leggerissima e fattore di forza elevatissimo per queste dimensioni), d'altro canto il mio scopo era di ottenere ottime prestazioni generali, ma il progetto non doveva snaturare, ne tantomeno forzare oltre i limiti i componenti utilizzati. Bene, fatte queste precisazioni passo ora a descrivervi il lavoro da me effettuato, che vi annuncio non è stato affatto semplice, a partire dal carico da utilizzare per i midwoofer, in effetti avevo due scelte, la prima era la classica sospensione pneumatica (cassa chiusa), la seconda il bass reflex!. La prima permetteva una discreta ma non eccellente risposta alle frequenze più basse dello spettro audio, la seconda confermava che il midwoofer non è nato per scendere in frequenza, ma permetteva una buona dinamica dell'insieme, permettendo di raggingere i fenomeni di break-up del cono a pressioni sonore un pò più alte, il tutto si è tradotto in un carico di circa 14 litri accordato a 85 Hertz coibentato sulle pareti con lana di roccia per abbattere frequenze spurie a medie ed alte frequenze, e questo la dice lunga sull'utilizzo di questi diffusori (ne riparleremo più tardi). Una volta abbozzate le casse, provvedo a fare i fori ed inserisco woofer e tweeter, a questo punto comincio a rilevare le risposte in frequenza dei vari componenti, partendo proprio dai midwoofer, e come per incanto ho la conferma, come appurato dalle curve fornite dalla casa, che il "wooferotto" ha qualche piccaccio attorno ai 5 kilohertz (forse perchè nato per uso car, quindi da installare in portiera e quindi non in asse rispetto all'ascoltatore), in effetti fuori asse quel picco va sempre diminuendo. Il tweeter invece, pur essendo un componente a tromba, parte a razzo (con una gobba proprio a partire dai 5 kilohertz), per poi linearizzarsi fino ai suoi limiti, che sono intorno ai 20 kilohertz. Senza sbudellarmi, ne tantomeno annoiarvi con formule o trattati di elettroacustica, mi limito a dirvi che: 1) il filtro per il midwoofer è un passabasso del secondo ordine di tipo Butterworth a 5 Khz, con cella di compensazione, 2) il filtro per il tweeter è un passalto del secondo ordine di tipo Bessel (q= 0,5), a 6 Khz. La scelta di un Q più basso per il passa alto per il tweeter è presto detto, essendo quest'ultimo molto esuberante sulla porzione di frequenze prossima all'incrocio, ho fatto sì che tali frequenze venissero attenuate di 6 db alla frequenza di incrocio (e non 3 db come il tradizionale Butterworth), in modo che il tutto avrebbe dato una risposta in frequenza globale priva di buchi e/o picchi, come effettivamente rilevato nelle misure finali, inoltre quest'ultimo è stato ulteriormene attenuato di 3 db tramite resistenza, in quanto è risultato essere molto più efficiente rispetto al midwoofer. Il mobile è realizzato in truciolato da 2 cm, rifinito per primo con due mani di turapori, stucco da carrozziere per eventuali imperfezioni, e dopo varie passate di carta vetro, una verniciatura di colore nero a pennello, infine una spruzzata di antirombo di tipo automobilistico (non è uno scandalo, tutti i diffusori PRO sono così rifiniti), il tutto ovviamente e a prova di graffio. Sarei giunto ormai al termine, ma sarebbe vano finire il discorso senza spendere qualche parola sull'utilizzo di questi diffusori!. Bhè in effetti ogn'uno di noi potrebbe farne ciò che vuole, anche metterli sull'albero di natale! scherzi a parte, essi sono nati secondo un criterio di alta efficienza, rispettando i parametri di due midwoofer e due tweeter che hanno caratteristiche PRO, quindi alta efficienza e buona potenza, ma gli altoparlanti per le vie basse sono comunque midwoofer, cosa vuol dire? niente, non sono alieni, ma vanno utilizzati come è giusto che sia, nella ipotesi più semplice potete collegarli in altrenativa al vostro impianto HI FI se le vostre casse vi hanno seccato, oppure farne un uso un pò più impegnativo quali monitor da studio, e quì il discorso comincia ad intrecciarsi, in quanto anche se hanno un'ottima efficienza, e vi invogliano a smanettare con il volume, i fenomeni di break-up del cono sono sempre in agguato qualora eccedeste con il volume, questo non è un difetto, potete tranquillamente documentarvi!!!. Termino col darvi le dritte per l'utilizzo di questi diffusori: 1) uso tranquillo, potete utilizzarle così come sono senza eccedere con il volume, o perlomeno attenuare un pò i toni bassi con il controllo dei toni qualora si vuole dare il volume a manetta, 2) uso PRO, abbinatele ad un subwoofer stereo o due mono, filtrate il tutto a circa 80 Herz e ne vedrete delle belle, credetemi in questa configurazione riescono veramente a dare il meglio di se, raggiungendo pressioni sonore veramente molto alte, e comunque a basso prezzo rispetto a sistemi preconfezionati da qualche kiloeruo!!! buon ascolto a tutti.


















































































































lunedì 26 ottobre 2009

MINIDIFFUSORI A 2 VIE AUTOCOSTRUITI














Ascoltando e riascoltando sistemi HI FI e home theatre di tipo commerciale, mi sono reso conto che se da un lato l'elettronica (lettore + ampli) sono di buona fattura, lo stesso non si può dire dei diffusori a loro dedicati, purtroppo a mio parere progettati e costruiti allo scopo di completare l'impianto e niente più, e se da un lato io, da purista del semplice impianto stereo storcevo il naso ascoltando rumori e non musica, dall'altro pensavo fra me perchè non progettare una coppia di minidiffusori capaci di far quadrare il cerchio?. Mi spiego meglio, laddove un chiunque pincopallino dopo aver comprato e speso fior di quattrini per il suo sistema home theatre, full HD e chi più ne ha ne metta, perchè deve sorbirsi un audio mediocre (almeno quello che proviene dai diffusori frontali), che purtroppo è delegato a "cassettine" poco degne al resto del sistema?, ed inoltre perchè l'audiofilo che vuole ascoltare la sua musica deve privarsi dell'appellativo "HI FI" magari perchè non ha sufficiente spazio a disposizione? Eccovi serviti!, niente di aerospaziale per carità, ma una semplice coppia di minidiffusori costruiti con criterio, rispettando i dovuti canoni e con l'esperienza che chi come me, da oltre venti anni progetta e costruisce sistemi di diffusori acustici per uso home e car. Ma entriamo nello specifico, il cuore di questo sistema ruota attorno a due bei woofer della nostra italianissima ciare, siglati CW 100 da 10 cm di diametro nominali, essi sono per uso car ma nulla vieta, come ho fatto io l'utilizzo per impianti HI FI domestici. Bene, una volta estrapolati i parametri (non mi fido tanto dei datasheet), ho simulato vari carichi, e mi sono reso conto che quello a loro più congeniale è il bassreflex!. Simula simula e ne esce fuori un volume piccolo accordato a circa 80 Hertz, con un andamento calante dolcemente alle basse frequenze, il tutto confermato in fase di ascolto. I dubbi che avevo riguardo ai tweeter da impiegare in questo sistema, mi hanno fatto passare un paio di notti insonni, perchè pur avendo una bella coppia di wooferotti peraltro anche abbastanza potenti e performanti, non avevo voglia di spendere molti soldi per i tweeter stessi, anche perchè loro, i woofer dato il loro piccolo diametro, sono capaci di esprimersi in frequenza ben oltre riescono a fare woofer di dimensioni maggiori, e visto che avevo a disposizione una coppia di piccoli tweeter al neodimio, sempre per uso car (autosonik) mi sono chiesto perchè non abbinarli a questo sistema? Ecco che, abbozzata la cassa, allineando temporalmente woofer e tweeter, nonchè disponendo questi ultimi in modo asimmetrico e speculari, micofono e analizzatore di spettro alla mano ho fatto alcune misure, e le prime impressioni sono state che i woofer avevano un piccaccio a circa 3500 Hertz, ed i tweeter erano molto più esuberanti dei woofer, ovviamente con una buona dose di pazienza, sia con l'ausilio del PC, che con le mie orecchie sono riuscito, tramite il semplice ma non per niente banale crossover da me progettato e realizzato, a rendere la risposta in frequenza piuttosto lineare da 70 a 20000 Hertz +- 3db, non mi stanco mai di dire che il crossover è il cervello di un sistema di diffusori, ma le basi e quindi il risultato finale sono da attribuire sempre alla bontà del progetto iniziale e degli scopi che si vorranno raggiungere, filtri con decine e decine di componenti per linearizzare risposta e fase se da un lato portano a qualche risultato, da un altro c'è sempre il prezzo da pagare, e quest'ultimo penalizza quasi sempre l'efficienza, quindi buon progetto di base, filtro + o - semplice per un sistema lineare e non tanto penalizzato in efficienza (sopratutto con componenti di piccole dimensioni come in questo caso). La realizzazione dei box è mista, in legno truciolare e multistrato da 1 cm, l'interno è stato coibentato come da progetto con lana di roccia, assolutamente atossica atta ad abbattere eventuali frequenze spurie che avrebbero compromesso la resa acustica. L'esterno invece, una volta spianati gli spigoli e rivestito con varie passate di verice turapori e stucco, è stato rifinito con vernice goffrata nera antigraffio, rendendo l'insieme inseribile in qualsiasi contesto domestico, ho provveduto inoltre a collocare alla base dei diffusori, del vellutino adesivo, in modo da non far rovinare nessun tipo di mobile dove verranno appoggiati tali oggetti. Unico vezzo in tutte le mie realizzazioni è l'assoluta assenza di coperture frontali, uno perchè qualsiasi telo acustico, anche il migliore che c'è, provoca delle colorazioni al suono, due perchè permettetemi di dirlo, a me oltre che ascoltare piace anche guardare gli altoparlanti quando suonano. Le foto pubblicate credo rendano giustizia alla veridicità della manifattura artigianale. L'ascolto anche se molto soggettivo, cercherò di accennarvi qualche piccola impressione. Premetto che ascolto per lo più musica pop e dance (ma non disdegno assolutamente gli altri generi), ho ascoltato a lungo questa coppia di diffusori, e la prima impressione che ho, anche cambiando di volta in volta genere, è l'ariosità, il microdettaglio e la credibilità del messaggio sonoro che ne esce fuori, certo non sono sistemi ad alta efficienza (89 Db Watt/metro stimati), ma visto il semplice (ma ripeto non banale) crossover, non sono neanche tanto ostici per l'ampli che li andrà a pilotare, infatti qualunque amplificatore che regge i 4 ohm puo digerirli egregiamente, basta che dia buoni watt, non mi resta che augurarvi buon ascolto, restando a disposizione per qualsiasi domanda.